Spese per i Figli nella Separazione: Quando e Come il Genitore Non Collocatario Deve Contribuire

La Corte di Cassazione chiarisce le ragioni di una valutazione più rigorosa dei presupposti per il rimborso delle spese anticipate.

Una Questione Sempre Più Attuale

Con oltre 88.000 separazioni registrate in Italia nel 2023, la gestione delle spese per i figli minori rappresenta una delle problematiche più frequenti e delicate che le famiglie separate si trovano ad affrontare. Chi paga le spese mediche? Come si dividono i costi scolastici? Cosa succede quando un genitore contesta le spese sostenute dall’altro?

Una recente sentenza della Cassazione (Cass. Civ., Sez. III, n. 22522/2025) ha fornito chiarimenti importanti su questi aspetti, prendendo una posizione più rigorosa in un dibattito giurisprudenziale che da anni divide i tribunali italiani.

Il Principio: Contribuzione “Pro Quota” alle Spese dei Figli

Quando i genitori si separano, entrambi mantengono l’obbligo di contribuire al mantenimento dei figli in proporzione alle rispettive capacità economiche. Questo principio, sancito dall’art. 337-ter del Codice Civile, si traduce nella pratica nella condivisione delle spese necessarie per crescere ed educare i minori.

Il genitore collocatario (presso cui i figli vivono prevalentemente) spesso anticipa diverse spese, dal pediatra alle attività sportive, dai libri scolastici alle gite. Il genitore non collocatario è tenuto a rimborsare la propria quota di queste spese, ma a quali condizioni?

Le Due Tipologie di Spese

I provvedimenti di separazione distinguono solitamente tra due categorie principali di esborsi. Da una parte troviamo le spese ordinarie, che comprendono le visite mediche di routine, i farmaci per patologie comuni, il materiale scolastico di base e le attività sportive regolari. Dall’altra parte si collocano le spese straordinarie, categoria che abbraccia gli interventi medici specialistici, le cure ortodontiche, i viaggi di istruzione particolarmente costosi e le attività extrascolastiche di natura eccezionale.

La distinzione non è meramente teorica, poiché spesso le due tipologie sono soggette a regimi procedurali diversi, specialmente per quanto riguarda la necessità o meno di un preventivo accordo tra i genitori.

Il Contrasto Giurisprudenziale: Due Orientamenti a Confronto

La recente sentenza della Cassazione n. 22522/2025 ha evidenziato l’esistenza di due orientamenti contrastanti nella giurisprudenza di legittimità riguardo agli obblighi del genitore che richiede il rimborso delle spese.

Orientamento “Permissivo”

Il primo filone giurisprudenziale, definibile come più permissivo, si è mostrato negli anni recenti più flessibile nei confronti del genitore creditore. Secondo questa impostazione, risulta sufficiente la mera elencazione delle spese nell’atto di precetto, consentendo l’integrazione del titolo esecutivo all’esito di una semplice operazione aritmetica. Questo approccio ammette inoltre la possibilità di chiarire i dettagli delle spese sostenute soltanto in caso di opposizione da parte del debitore.

Tale orientamento privilegia essenzialmente la speditezza dell’azione esecutiva, ritenendo che un eccessivo formalismo documentale possa ostacolare l’effettiva tutela dei diritti del genitore che ha anticipato le spese per i figli.

Orientamento “Rigoroso” – Il Precedente della Cassazione

La sentenza n. 22522/2025 ha invece abbracciato con decisione l’orientamento più rigoroso, stabilendo che non basta la semplice elencazione delle spese, ma occorre una vera e propria documentazione. I giudici hanno sottolineato che il genitore creditore deve documentare l’effettiva sopravvenienza degli esborsi indicati nel titolo e la relativa entità, oppure, in alternativa, deve almeno mettere a disposizione la documentazione necessaria.

Questa posizione rappresenta un chiaro indirizzo verso una maggiore tutela del diritto di difesa del genitore debitore, imponendo standard probatori più severi ma anche più trasparenti.

Le Ragioni dell’Orientamento Rigoroso

La Suprema Corte ha motivato questa scelta più severa con diverse considerazioni di ordine sistematico e pratico, che meritano un approfondimento per comprendere la portata innovativa della decisione.

La tutela del diritto di difesa rappresenta il primo e fondamentale pilastro della decisione. I giudici hanno chiarito che il genitore debitore deve poter verificare sin da subito la correttezza delle somme richieste, senza dover attendere un eventuale giudizio di opposizione. Questa impostazione ribalta la logica precedente, che tendeva a spostare il momento della verifica documentale al momento dell’eventuale controversia.

Altrettanto significativa è la considerazione legata alla prevenzione del contenzioso. La Corte ha osservato che un maggiore rigore documentale può effettivamente prevenire l’instaurazione di giudizi di opposizione, rispettando così il principio costituzionale della durata ragionevole del processo. Paradossalmente, richiedendo maggiori adempimenti in fase esecutiva, si riduce il rischio di successive controversie giudiziali.

Dal punto di vista della coerenza sistematica, i giudici hanno evidenziato una logica ineccepibile: se le spese per i figli sono per natura “indeterminate solo nel quando e nel quantum”, proprio per questo motivo è necessaria una rigorosa documentazione al momento dell’esecuzione. Non si può invocare l’indeterminatezza come giustificazione per un regime probatorio alleggerito.

Infine, la Corte ha posto l’accento sulla necessità di garantire una tutela minima del debitore, specialmente nei casi di separazione consensuale dove il titolo esecutivo si forma sostanzialmente in via stragiudiziale. In questi contesti, la possibilità per il genitore esecutando di essere reso pienamente edotto della natura ed entità delle spese costituisce una garanzia procedurale irrinunciabile.

Aspetti Pratici: Cosa Devono Fare i Genitori

La Posizione del Genitore Collocatario

Il genitore presso cui i figli vivono prevalentemente si trova ora di fronte a obblighi documentali più stringenti, ma anche più chiari. La conservazione di ricevute, fatture e prescrizioni mediche non è più soltanto una buona pratica, ma diventa un vero e proprio obbligo giuridico per chi intende successivamente richiedere il rimborso delle spese sostenute.

Particolare attenzione deve essere dedicata alla tenuta di un registro cronologico delle spese sostenute, che consenta di ricostruire con precisione l’evolversi degli esborsi nel tempo. La documentazione deve essere allegata al precetto, non limitandosi a una mera trascrizione delle cifre, oppure deve essere chiaramente indicato dove tale documentazione sia immediatamente disponibile per la consultazione da parte dell’altro genitore.

Quando si tratta di spese straordinarie, la situazione si complica ulteriormente. È fondamentale verificare se il decreto di separazione richiede un preventivo accordo e, in caso affermativo, ottenere il consenso dell’altro genitore prima di sostenere la spesa. Le procedure di comunicazione previste, che spesso includono modalità specifiche come l’invio di e-mail con un preavviso di sette giorni, devono essere scrupolosamente rispettate.

I Diritti del Genitore Non Collocatario

Dal lato opposto, il genitore non collocatario acquisisce strumenti di tutela più efficaci. Il diritto di richiedere sempre la documentazione completa delle spese non è più una mera facoltà, ma un vero e proprio diritto processuale riconosciuto dalla giurisprudenza di legittimità.

La verifica della riconducibilità delle spese a necessità effettive dei figli assume particolare rilevanza, così come il controllo del rispetto delle procedure di preventivo accordo previste dal decreto di separazione. Quando questi presupposti non sono rispettati, la presentazione di un’opposizione all’esecuzione trova fondamento giuridico solido.

Quando Opporsi al Pagamento: Casistica Pratica

L’opposizione all’esecuzione può essere giustificata in diverse circostanze, che la recente giurisprudenza ha contribuito a definire con maggiore precisione.

La mancanza di documentazione rappresenta il caso più frequente e ora anche più solido dal punto di vista giuridico. Si pensi all’ipotesi di una richiesta di rimborso per “spese mediche varie” quantificata in 800 euro, presentata senza ricevute o prescrizioni mediche. In base ai nuovi orientamenti, un’opposizione fondata sulla genericità del credito avrebbe solide possibilità di successo.

Altrettanto significativa è la violazione della procedura di preventivo accordo. L’esempio tipico è rappresentato dall’iscrizione del figlio a un corso sportivo particolarmente costoso senza la preventiva comunicazione all’altro genitore, quando il decreto di separazione richiedeva espressamente tale accordo per le spese sportive straordinarie. In questi casi, l’opposizione trova fondamento non solo nella violazione procedurale, ma anche nella tutela del principio di corresponsabilità genitoriale.

Un terzo ambito di particolare interesse riguarda le spese non necessarie o eccessive. L’acquisto di materiale scolastico di lusso quando erano disponibili alternative standard rappresenta un caso emblematico. L’opposizione, in questi casi, si fonda sul principio di proporzionalità e ragionevolezza delle spese sostenute in relazione alle effettive esigenze dei minori.

Il Nuovo Principio di Diritto: Regole Operative

La Cassazione ha delineato un principio di diritto che stabilisce regole operative precise per entrambe le tipologie di spese.

Per quanto riguarda le spese soggette a preventivo accordo, l’accordo deve essere effettivamente conseguito e documentato. Non vale più il meccanismo del silenzio-assenso quando non sia stata rispettata la procedura di comunicazione preventiva stabilita nel decreto di separazione. L’onere della prova dell’avvenuto accordo spetta interamente al genitore creditore, che deve dimostrare di aver seguito scrupolosamente le modalità previste.

Diverso, ma altrettanto rigoroso, è il regime delle spese ordinarie, principalmente quelle mediche e scolastiche. Anche in questo caso è necessaria la documentazione dell’effettiva sopravvenienza degli esborsi, non essendo più sufficiente una generica elencazione delle spese. La documentazione può essere allegata direttamente al precetto oppure messa a disposizione dell’altro genitore, ma in quest’ultimo caso devono essere fornite indicazioni precise e immediate per il reperimento.

Strategie di Prevenzione del Contenzioso

L’esperienza professionale suggerisce che la migliore strategia per evitare contenziosi costosi e dannosi per l’armonia familiare consista nell’adozione di misure preventive già in fase di separazione.

Durante la fase di negoziazione della separazione, è fondamentale disciplinare con estrema chiarezza quali spese richiedano preventivo accordo, stabilendo modalità precise per le comunicazioni tra genitori. L’utilizzo di strumenti moderni come l’e-mail certificata o specifiche applicazioni per smartphone può facilitare la tracciabilità delle comunicazioni. Altrettanto importante è la definizione di soglie di importo per le diverse tipologie di spesa, evitando che ogni piccolo esborso diventi motivo di controversia.

Per la gestione quotidiana, l’utilizzo di applicazioni informatiche dedicate alla gestione condivisa delle spese familiari può rappresentare una soluzione moderna ed efficace. Alcune di queste piattaforme consentono la condivisione in tempo reale delle spese sostenute, l’allegazione immediata della documentazione fotografica e la gestione dei rimborsi. In alternativa, o in aggiunta, può essere valutata l’apertura di un conto corrente dedicato esclusivamente alle spese dei figli, con doppia firma o comunque con modalità operative condivise.

L’aspetto della conservazione documentale assume particolare rilevanza alla luce dei nuovi orientamenti giurisprudenziali. L’archiviazione digitale immediata di ricevute e documenti, preferibilmente attraverso sistemi di backup multipli, diventa una necessità operativa irrinunciabile. La tenuta di un database delle spese organizzato per categoria e periodo facilita non solo la gestione corrente, ma anche eventuali ricostruzioni successive.

Prospettive Future: Verso una Maggiore Chiarezza

La sentenza della Cassazione n. 22522/2025 rappresenta un importante passo verso una maggiore certezza giuridica in questa delicata materia del diritto di famiglia. L’orientamento più rigoroso, pur richiedendo maggiori adempimenti documentali, offre vantaggi significativi per l’intero sistema.

La riduzione del contenzioso rappresenta l’obiettivo più ambizioso ma anche più realistico. Una maggiore chiarezza ex ante delle regole procedurali e probatorie dovrebbe tradursi in una diminuzione delle controversie ex post, con evidenti benefici per tutti i soggetti coinvolti, minori compresi.

Dal punto di vista della tutela di entrambi i genitori, il nuovo orientamento stabilisce un equilibrio più equo: il genitore creditore sa esattamente cosa deve fare per tutelare i propri diritti, mentre il genitore debitore sa con precisione cosa può legittimamente pretendere in termini di documentazione e trasparenza.

Tutto ciò si riflette positivamente sull’interesse superiore dei minori, che deve sempre rimanere al centro di ogni valutazione. Procedure più chiare e trasparenti favoriscono inevitabilmente una gestione più serena delle responsabilità genitoriali, riducendo i conflitti che finiscono per coinvolgere, direttamente o indirettamente, i figli della coppia separata.

Quando Rivolgersi a un Avvocato Specializzato

L’evoluzione giurisprudenziale in corso rende ancora più importante il ricorso a una consulenza legale specializzata in determinati momenti del percorso di separazione e della successiva gestione dei rapporti familiari.

Le situazioni di urgenza richiedono spesso un intervento immediato. Il ricevimento di un precetto per spese non adeguatamente documentate, la necessità di sostenere spese mediche urgenti senza la possibilità di ottenere un preventivo accordo, o l’insorgere di contestazioni su spese già sostenute sono circostanze che possono richiedere una valutazione legale tempestiva.

Altrettanto importante è la pianificazione preventiva. La revisione delle condizioni di separazione per adeguarle ai nuovi orientamenti giurisprudenziali può evitare problemi futuri. La definizione di protocolli operativi per la gestione delle spese dei figli e la consulenza sulle procedure di preventivo accordo rappresentano investimenti che spesso si rivelano più economici rispetto alla gestione di contenziosi successivi.

Quando i rapporti tra ex coniugi si deteriorano, la gestione professionale dei conflitti diventa essenziale. La mediazione per conflitti ricorrenti sulle spese, la valutazione della fondatezza di eventuali opposizioni all’esecuzione e l’assistenza in procedimenti di modifica delle condizioni di separazione richiedono competenze specialistiche che solo un professionista esperto può fornire.

Conclusioni: Chiarezza e Documentazione Come Chiavi del Successo

La recente pronuncia della Cassazione n. 22522/2025 segna una svolta importante nella gestione delle spese per i figli nelle separazioni. L’orientamento più rigoroso, pur richiedendo maggiori adempimenti da parte dei genitori, promuove la trasparenza e riduce significativamente il rischio di conflitti.

I punti fermi che emergono dalla nuova giurisprudenza sono chiari per tutti i soggetti coinvolti. Per tutti i genitori, diventa fondamentale la conservazione sistematica della documentazione relativa a ogni spesa sostenuta per i figli, la comunicazione preventiva all’altro genitore delle spese significative e il rispetto scrupoloso delle procedure previste nel decreto di separazione.

Per i professionisti del settore, la sfida consiste nell’adeguamento dei decreti di separazione ai nuovi orientamenti giurisprudenziali, nella sensibilizzazione dei clienti sull’importanza della documentazione e nella previsione di clausole sempre più dettagliate su procedure e soglie di spesa.

La strada verso una gestione più armoniosa delle responsabilità genitoriali passa necessariamente attraverso chiarezza, documentazione e rispetto reciproco. Solo così si può garantire il superiore interesse dei minori, che deve sempre rimanere al centro di ogni decisione, anche quando i rapporti tra genitori si fanno più difficili.

L’evoluzione giurisprudenziale in atto non rappresenta soltanto un tecnicismo processuale, ma costituisce un tassello importante nella costruzione di un sistema di diritto di famiglia più equo, trasparente e attento alle esigenze di tutti i componenti della famiglia, specialmente dei soggetti più vulnerabili come i minori coinvolti nelle separazioni.


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Riferimenti normativi e giurisprudenziali:

  • Art. 337-ter Codice Civile (Provvedimenti riguardo ai figli)
  • Art. 474 Codice di Procedura Civile (Titolo esecutivo)
  • Cass. Civ., Sez. III, 4 agosto 2025, n. 22522
  • Cass. Civ., Sez. III, 23 maggio 2011, n. 11316
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