Interest Rate Swap: La Corte d’Appello di Catanzaro Conferma la Nullità per Difetto di Causa – Sentenza Rivoluzionaria sui Derivati Bancari

Segnalazione a cura dell’Avv. Renato Scarlato e del dott. Alfredo Montefusco, che ringraziamo per aver portato all’attenzione questo importante precedente giurisprudenziale. La Corte d’Appello di Catanzaro, Prima Sezione Civile, con sentenza n. 437/2018 R.G. dell’8 aprile 2025, ha affrontato una controversia di particolare rilevanza in materia di contratti derivati, specificamente riguardante un interest rate swap stipulato tra un istituto bancario e una società cliente. La vicenda trae origine da un finanziamento chirografario del 2005 a tasso variabile, successivamente “coperto” nel 2006 da un contratto derivato IRS. La società, dopo aver subito perdite per oltre 257.000 euro a causa dei differenziali negativi, aveva convenuto in giudizio la banca chiedendo la declaratoria di nullità del contratto e la restituzione delle somme versate. Il Doppio Grado di Giudizio: Dalla Forma alla Sostanza La Decisione di Primo Grado Il Tribunale di Cosenza aveva accolto la domanda dichiarando la nullità del contratto ex art. 23 T.U.F. per mancanza di sottoscrizione da parte della banca del contratto quadro, condannando l’istituto alla restituzione di € 257.149,03. L’Appello e il Ribaltamento Motivazionale La banca appellante contestava la decisione richiamando il principio delle Sezioni Unite della Cassazione n. 898/2018, secondo cui il requisito della forma scritta del contratto-quadro relativo ai servizi di investimento è rispettato quando sia redatto il contratto per iscritto e ne venga consegnata una copia al cliente, essendo sufficiente la sola sottoscrizione dell’investitore. I Principi Giuridici Consolidati dalla Corte d’Appello Superamento del Vizio di Forma La Corte ha accolto il primo motivo di appello, confermando l’orientamento delle Sezioni Unite Cass. n. 898/2018 e successivi arresti di Cass. Sez. I, Ord. n. 9187/2021 e Cass. Sez. I, Ord. n. 17288/2023. Il principio consolidato stabilisce che il requisito della forma scritta del contratto-quadro va inteso non in senso strutturale, ma funzionale, avuto riguardo alla finalità di protezione dell’investitore assunta dalla norma. La Rivoluzionaria Affermazione sulla Causa nei Contratti IRS Elemento di assoluta novità è rappresentato dalla declaratoria di nullità per difetto di causa. La Corte, richiamando la giurisprudenza più recente delle Cass. S.U. n. 8770/2020, Cass. n. 24654/2022 e Cass. n. 4076/2025, ha stabilito che non è sufficiente la mera funzione di copertura del rischio per giustificare la causa del contratto IRS. È necessario che sussistano condizioni specifiche per la validità dell’accordo sull’alea contrattuale. Il Mark to Market come Requisito Essenziale di Validità Il principio cardine affermato dalla Corte stabilisce che gli elementi ed i criteri utilizzati per la determinazione del mark to market devono essere resi preventivamente conoscibili da parte dell’investitore, ai fini della formazione dell’accordo in ordine alla misura dell’alea. In assenza di tale predeterminazione, la causa del contratto resta sostanzialmente indeterminabile, determinando una nullità strutturale ex art. 1418, comma 2, c.c. quando manca l’accordo sulla determinazione dell’alea, diversamente dalla nullità virtuale per violazione degli obblighi informativi. L’Accertamento Tecnico e le Criticità Emerse La Consulenza Tecnica d’Ufficio Il CTU nominato dalla Corte ha evidenziato una lacuna fondamentale, dichiarando espressamente che il contratto derivato del 7 dicembre 2006 non prevedeva l’indicazione di nessun Mark to Market e di conseguenza non indicava né la modalità di calcolo del Mark to Market né le formule necessarie per calcolarlo. Le Divergenze nei Metodi di Calcolo L’assenza di criteri contrattuali ha generato risultati completamente differenti a seconda della metodologia utilizzata. Il sistema Datastream (Thomson Reuters) ha prodotto un risultato di € 22.443,72 positivo per il cliente, mentre la piattaforma Bloomberg ha generato valutazioni completamente diverse: € 146.647,77 negativo per il cliente secondo i calcoli della società e € 24.591,00 negativo per il cliente secondo i calcoli della banca. Questa difformità di risultati dimostra l’impossibilità di determinare l’alea senza criteri predefiniti e la necessità di esplicitare preventivamente la formula matematica di riferimento. Le Implicazioni Pratiche per gli Operatori del Settore Conseguenze per le Banche La sentenza impone agli intermediari finanziari di rivedere completamente le proprie prassi contrattuali. In particolare, diventa indispensabile esplicitare preventivamente i criteri di calcolo del mark to market, indicare chiaramente le formule matematiche di riferimento e garantire la trasparenza sugli scenari probabilistici e sui costi impliciti. Senza questi elementi essenziali, il contratto risulta strutturalmente nullo per difetto di causa. Opportunità per la Clientela I soggetti che hanno sottoscritto contratti IRS privi di tali specifiche tecniche acquisiscono importanti strumenti di tutela. Possono infatti eccepire la nullità strutturale per difetto di causa, richiedere la restituzione delle somme versate a titolo di indebito oggettivo e invocare l’effetto retroattivo della declaratoria di nullità per ottenere il rimborso integrale dei differenziali negativi versati. La Valutazione Ex Ante dell’Alea Contrattuale La Corte ha inoltre ribadito un principio fondamentale già consolidato dalla giurisprudenza di legittimità: la meritevolezza di tutela del contratto va apprezzata ex ante e non già ex post, non potendosi far dipendere la liceità del contratto dal risultato economico concretamente conseguito dall’investitore. Questo significa che la validità del contratto deve essere valutata al momento della stipulazione, in base alla chiarezza e alla predeterminazione dei criteri di calcolo dell’alea, indipendentemente dalle successive performance economiche del derivato. Conclusioni: Un Precedente Destinato a Fare Scuola La pronuncia della Corte d’Appello di Catanzaro segna un punto di svolta nella giurisprudenza sui derivati finanziari. Superando la questione meramente formale della sottoscrizione del contratto quadro, la Corte ha posto l’accento sulla sostanza dell’accordo negoziale e sulla necessità di garantire una reale trasparenza nella determinazione dell’alea contrattuale. La nullità per difetto di causa quando manca la predeterminazione dei criteri di calcolo del mark to market rappresenta un principio destinato a riverberarsi su migliaia di contratti derivati stipulati nel corso degli anni. Questa innovativa interpretazione giurisprudenziale potrebbe infatti essere invocata in numerose controversie analoghe, aprendo la strada a una revisione generale dei rapporti contrattuali tra banche e clientela in materia di strumenti finanziari derivati. Gli operatori del settore dovranno necessariamente rivedere le proprie prassi contrattuali, assicurando la massima trasparenza nella definizione dei parametri di calcolo dell’alea. Solo attraverso una completa predeterminazione delle metodologie di calcolo sarà possibile garantire la validità e l’efficacia dei contratti derivati nel rispetto dei principi di protezione dell’investitore e trasparenza informativa che costituiscono il fondamento della normativa

Interest Rate Swap e Alea Contrattuale: Il Tribunale di Napoli Rafforza i Principi sulla Nullità Strutturale

Segnalazione a cura dell’Avv. Renato Scarlato e del dott. Alfredo Montefusco, che ringraziamo per aver portato all’attenzione questo significativo contributo giurisprudenziale. Il Quadro Normativo e l’Evoluzione Giurisprudenziale Il Tribunale di Napoli, con pronuncia del 29 aprile 2025, ha fornito un importante contributo al consolidamento dei principi giurisprudenziali in materia di contratti derivati, specificamente per quanto concerne gli Interest Rate Swap. La decisione si inserisce nel solco tracciato dalle Sezioni Unite della Cassazione n. 8770 del 12 maggio 2020 e dalla successiva giurisprudenza di legittimità, tra cui spiccano Cass. Civ. Sez. I, n. 32705/2022 e Cass. Civ. Sez. I, n. 24654/2022. Per comprendere appieno la portata innovativa di questa pronuncia, è necessario partire da un concetto fondamentale: l’alea contrattuale negli strumenti finanziari derivati non può essere lasciata all’incertezza o alla discrezionalità dell’intermediario, ma deve essere chiaramente predeterminata e condivisa tra le parti contraenti. Il Principio dell’Alea Sussistente Ab Origine La Natura Aleatoria dei Contratti Derivati Il Tribunale napoletano ha chiarito che la validità di un contratto di Interest Rate Swap presuppone necessariamente che l’alea sussista ab origine e sia calcolata secondo criteri scientificamente riconosciuti ed oggettivamente condivisi. Questo principio rappresenta il cuore della questione, poiché distingue nettamente tra una legittima operazione di copertura finanziaria e una mera scommessa mascherata da strumento di investimento. La Corte ha evidenziato come, per essere meritevole di tutela giuridica, l’alea del contratto derivato debba essere riconoscibile fin dal momento della stipulazione. In altre parole, il rischio che entrambe le parti si assumono deve essere quantificabile e comprensibile secondo parametri oggettivi, non lasciato alla casualità o alle valutazioni unilaterali dell’intermediario finanziario. L’Importanza degli Strumenti di Indagine e Previsione Il giudice ha posto particolare enfasi sulla necessità che l’intermediario fornisca al cliente tutti gli elementi essenziali per comprendere la natura dell’operazione. Questi elementi comprendono non soltanto il valore iniziale del derivato, ma anche i criteri di calcolo, gli scenari probabilistici e i parametri di riferimento che influenzeranno l’evoluzione del contratto nel tempo. La Nullità per Indeterminabilità dell’Oggetto Il Vizio Strutturale del Contratto La pronuncia del Tribunale di Napoli ha individuato nella mancata indicazione della formula matematica per il calcolo del mark to market un vizio che comporta la nullità strutturale del contratto per indeterminabilità dell’oggetto. Questo aspetto tecnico riveste una importanza cruciale che merita di essere spiegata in termini comprensibili anche ai non addetti ai lavori. Il mark to market rappresenta il valore corrente del contratto derivato in un determinato momento, calcolato sulla base delle condizioni di mercato vigenti. Quando il contratto non specifica chiaramente come questo valore debba essere determinato, si crea una situazione di incertezza che rende impossibile per il cliente comprendere realmente a cosa si sta obbligando. La Differenza tra Nullità Virtuale e Nullità Strutturale Il Tribunale ha operato una distinzione fondamentale tra due tipologie di nullità che possono colpire i contratti derivati. La nullità virtuale, già oggetto di precedenti pronunce delle Sezioni Unite, si verifica quando l’intermediario viola i propri obblighi informativi, ma il contratto rimane strutturalmente valido. La nullità strutturale, invece, colpisce l’essenza stessa del contratto quando mancano elementi essenziali come la determinabilità dell’oggetto. Questa distinzione non è meramente accademica, ma comporta conseguenze pratiche significative. Mentre la nullità virtuale può essere sanata attraverso il comportamento delle parti o il decorso del tempo, la nullità strutturale è insanabile e comporta l’inefficacia ab origine del contratto. L’Accordo Preventivo sulla Misura dell’Alea La Necessità di Criteri Oggettivi Uno degli aspetti più innovativi della pronuncia riguarda l’affermazione secondo cui deve sussistere un accordo preventivo tra intermediario ed investitore sulla misura dell’alea. Questo accordo non può limitarsi a generiche dichiarazioni di accettazione del rischio, ma deve fondarsi su criteri scientificamente riconosciuti ed oggettivamente condivisi. Il giudice ha chiarito che l’accordo delle parti non può riguardare soltanto il mark to market inteso come costo di chiusura anticipata del contratto, ma deve investire anche gli scenari probabilistici e concernere la misura qualitativa e quantitativa dell’alea e dei costi, inclusi quelli impliciti. In sostanza, il cliente deve essere messo nelle condizioni di comprendere non soltanto quanto potrebbe perdere, ma anche le probabilità che ciò accada e i fattori che potrebbero influenzare l’evoluzione del contratto. I Parametri di Calcolo delle Obbligazioni Pecuniarie La sentenza ha posto l’accento sulla necessità che siano chiaramente definiti i parametri di calcolo delle obbligazioni pecuniarie nascenti dal contratto, determinati in funzione delle variazioni dei tassi di interesse nel tempo. Questa precisazione tecnica assume particolare rilevanza pratica, poiché molti contratti di Interest Rate Swap stipulati in passato presentavano formule generiche o rinvii a parametri non meglio specificati. Le Conseguenze Pratiche della Pronuncia Per gli Intermediari Finanziari La decisione del Tribunale di Napoli impone agli operatori del settore una revisione sostanziale delle proprie prassi contrattuali. Non è più sufficiente inserire clausole generiche di accettazione del rischio o formule matematiche complesse incomprensibili al cliente medio. È necessario invece predisporre una documentazione che illustri chiaramente i criteri di calcolo, gli scenari probabilistici e tutti gli elementi che concorrono alla determinazione dell’alea contrattuale. Per la Clientela Dal punto di vista della tutela del cliente, la pronuncia apre prospettive significative per tutti coloro che abbiano sottoscritto contratti derivati caratterizzati da vizi nella determinazione dell’alea. La possibilità di eccepire la nullità strutturale per indeterminabilità dell’oggetto rappresenta uno strumento di difesa particolarmente efficace, poiché non soggetto ai termini di prescrizione che potrebbero invece precludere altre forme di tutela. L’Approccio Pedagogico della Giurisprudenza La Funzione Educativa delle Pronunce Giudiziarie Ciò che rende particolarmente apprezzabile la pronuncia del Tribunale di Napoli è l’approccio pedagogico con cui affronta la materia. Il giudice non si limita a enunciare principi astratti, ma fornisce indicazioni concrete su come debba essere strutturato un contratto derivato per essere considerato valido. Questa metodologia contribuisce a creare maggiore chiarezza in un settore tradizionalmente caratterizzato da complessità tecniche spesso utilizzate per oscurare piuttosto che per illuminare. La Costruzione di un Sistema di Tutele Efficaci La sentenza si inserisce in un più ampio processo di costruzione di un sistema di tutele efficaci per gli investitori. Partendo dal principio che l’informazione deve essere non soltanto fornita, ma

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