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La Corte di Cassazione torna a pronunciarsi sulla controversa questione della installazione di un impianto di videosorveglianza sul luogo di lavoro. Nel caso preso in esame dai giudici (Cass. 27 gennaio 2021 n. 3255) un commerciante cinese, che aveva subito una condanna in sede civile per aver fatto uso di telecamere in un negozio da lui gestito, senza preventivo accordo con le organizzazioni sindacali o l’ispettorato del lavoro .Il ricorrente aveva però dimostrato in giudizio che l’impianto installato non era puntato sui lavoratori o sui clienti, ma solo sugli scaffali e sulla cassa. Gli ermellini hanno così chiarito che non è violata la norma dell’art. 4 della legge n. 300 del 1970 (o statuto dei lavoratori) quando l’impianto di videocontrollo a distanza è concepito per la sola repressione delle condotte illecite e non per il controllo sull’attività lavorativa ordinaria.


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